La Apple ha creato numerosi modelli di iPhone pregiati ed in tutti è presente una delle impostazioni più innovative di sempre, ovvero quella di Siri. L’applicazione Siri è una voce artificiale che consente di attivare la ricerca su Google o di qualsiasi altro comando compatibile con l’App tramite comandi vocali. Tuttavia sembra che la compagnia stia per rinunciare ad una particolare caratteristica che ha reso famosa l’applicazione.
Apple toglierà Ehi Siri
Come è stato appena detto, l’applicazione di Siri viene attivata grazie all’utilizzo di comandi vocali. L’impostazione più classica con cui risvegliare l’intelligenza artificiale è attraverso la frase “Ehi Siri“, diventata ormai iconica. Tuttavia, secondo il giornalista Mark Gurman, la Apple vorrebbe eliminare questa frase.
Per il famoso reporter infatti la Apple si starebbe impegnando per togliere la caratteristica “Ehi Siri”, permettendo al cliente di poter attivare i comandi dell’applicazione semplicemente attraverso il nome “Siri“. Con un comando molto meno preimpostato rispetto alla frase originale, l’applicazione ha bisogno di un importantissimo riaggiornamento dell’intelligenza artificiale.
Secondo gli sviluppatori, arrivare alla semplice pronuncia del nome sarebbe un grande miglioramento nell’intelligenza artificiale, perché permetterebbe una ricerca molto precisa anche attraverso delle frasi più semplici e non per forza particolarmente precise, contribuendo a creare un’importante innovazione nella tecnica. La sfida più grande riguarda soprattutto gli accenti: togliendo il genericissimo “Ehi”, l’algoritmo deve essere in grado di distinguere il nome anche in molte altre lingue con toni e suoni completamente diversi.
Ehi Siri: quando verrà cancellato
Secondo Mark Gurman, l’annuncio dell’eliminazione del comando “Ehi Siri” dovrebbe arrivare il 5 Giugno 2023, in contemporanea quindi con la conferenza degli sviluppatori mondiale che si terrà alla WWDC. Per il giornalista la Apple è sempre più decisa a migliorare la possibilità di interazione tra il cliente e le applicazioni vocali, cercando di competere il più possibile con il nuovo grande rivale che ormai è diventato ChatGPT.
