Industria 4.0: definizione, elementi e requisiti

Industria 4.0 è un termine utilizzato per indicare la propensione dell’industria all’automazione, compreso l’inserimento di nuove tecnologie produttive con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività, ideare e realizzare nuovi modelli di impresa e aumentare la qualità dei prodotti e dei servizi.

Nel nostro paese, il primo piano di Industria 4.0 risale al 2016, anno in cui il Ministero dello Sviluppo Economico era presieduto da Carlo Calenda. Pochi mesi prima era inoltre stato presentato il superammortamento per i beni strumentali. Con l’Industria 4.0 vengono introdotti l’iperammortamento per le tecnologie digitali, il patent box, la Nuova Sabatini e una dotazione di crediti di imposta destinata alla ricerca.

Con il secondo Governo Conte, e in particolare con l’intervento dell’allora Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, è stata introdotta una nuova versione del piano Industria 4.0 che ha preso il nome di “Transizione 4.0”. Una parte dei finanziamenti per il piano derivano dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Industria 4.0 e smart factory

Il concetto di smart factory è molto importante per comprendere l’industria 4.0, e in particolare è necessario capire cosa si intende quando si parla di smart production, smart service e smart energy.

Innanzitutto, si parla di smart production quando le tecnologie produttive impiegate garantiscono collaborazione tra macchine, operatori e strumenti, e perciò tra tutti gli elementi della produzione.

Si tratta invece di smart service quando le infrastrutture tecniche e informatiche impiegate consentono l’integrazione dei sistemi. In particolare, integrare le aziende sia tra loro che con le strutture esterne.

Infine, smart energy vuol dire prestare attenzione ai consumi energetici sia nel processo di produzione che nell’offerta dei servizi. L’obiettivo è la creazione di sistemi performanti che riducono gli sprechi di energia, che cioè possono definirsi sostenibili.

Smart production, smart service e smart energy sono i tre elementi che compongono la smart factory dell’industria 4.0.

Requisiti necessari per gli incentivi industria 4.0

Il Piano Industria 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico prevede importanti agevolazioni fiscali, nonché crediti d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali, per la transizione delle industrie in chiave 4.0. All’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è inoltre indicato un programma di incentivi per favorire la digitalizzazione delle imprese.

Per poter accedere alle agevolazioni fiscali e ai crediti di imposta sono previsti dei requisiti tecnico-funzionali precisi. La legge a cui fare riferimento è la n. 232 dell’11 dicembre 2016.

Nell’Allegato A sono indicate innanzitutto le tre tipologie di beni materiali che rientrano nelle agevolazioni. Le tipologie in questione, come indicate in Gazzetta Ufficiale, sono le seguenti:

  • Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.
  • Sistemi per l’assicurazione della qualità e sostenibilità
  • Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.

Nell’Allegato B della stessa norma si fa invece riferimento ai beni immateriali che sono connessi agli investimenti in beni materiali. Sono inclusi software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni.

I Cinque Requisiti dell’Industria 4.0

Una volta indicati i beni materiali e immateriali connessi all’industria 4.0, vediamo quali sono i requisiti necessari per gli incentivi previsti dal Piano Industria 4.0, come indicati in Gazzetta Ufficiale nell’Allegato A della Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016.

Requisito 1: Controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller), che attesti l’esistenza di un sistema opera in modo automatizzato per il controllo e la gestione.

Requisito 2: Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica, in particolare che consenta il caricamento da remoto di istruzioni o part program.

Requisito 3: Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura o con altre macchine del ciclo produttivo.

Requisito 4: Interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive.

Requisito 5: Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

Impostazioni privacy