Moneta Sardex: come funziona la moneta complementare sarda

La moneta Sardex è una moneta alternativa che si può utilizzare per lo scambio di beni e servizi all’interno di una comunità. Per capire bene come funziona la moneta complementare sarda è necessario prima approfondire cosa sono le valute complementari.

Cosa sono le valute alternative

Una valuta alternativa (anche detta complementare) è una valuta non necessariamente nazionale, ma comunque considerata uno mezzo di scambio, un complemento o un’integrazione delle valute nazionali.

Di solito, le valute complementari non hanno corso legale e il loro utilizzo è basato su accordi tra le parti coinvolte nello scambio di beni e servizi. Secondo Jérôme Blanc del Laboratoire d’Économie de la Firme et des Institutions, le valute alternative hanno come scopo la protezione, lo stimolo e l’orientamento dell’economica. Inoltre, possono essere utilizzate per la promozione di specifici obiettivi sociali, ambientali o politici.

Quando si parla di valute complementari, ci si rende conto che sono numerosi i termini che vengono utilizzati. Tuttavia, sebbene spesso questi termini vengano soprapposti e intercambiati, è possibile fare alcune distinzioni.

In particolare: le valute locali o comunitarie sono monete alternative utilizzate all’interno di una località oppure in un’altra forma di comunità, come ad esempio alcune realtà aziendali; le valute regionali sono simili alle valute locali ma la regione geografica in cui possono essere utilizzate è generalmente più ampia; esistono anche le valute settoriali che invece sono monete alternative che vengono utilizzate all’interno di un settore economico definito, come ad esempio la sanità o l’istruzione.

Numerose valute private sono in realtà monete complementari emesse da aziende e organizzazioni private.

Tra gli altri termini utilizzati per riferirsi alle valute complementari sono valuta ausiliaria e micro-valuta.

Baratto: una forma di valuta complementare?

Un’altra forma di credito che può essere considerata moneta alternativa è qualsiasi prestito che non passi attraverso il sistema bancario. E ancora, anche i baratti possono essere considerati una forma di valuta alternativa, sebbene si tratti di un sistema di scambio che non comprende l’uso di una valuta.

Infine, esiste una forma speciale di baratto basata su un sistema di punti, si chiama LETS e in questo sistema un’ora di lavoro rappresenta un punto: si tratta perciò di una valuta basata sul tempo. Anche in questo caso non include vere e proprie valute ma è opportuno menzionarle.

 Qual è lo scopo delle valute alternative

Le valute complementari sono state spesso progettate intenzionalmente per affrontare delle situazioni specifiche di difficoltà economica, con lo scopo di aumentare la stabilità finanziaria.

Considerando un quadro più ampio si può comunque affermare che le valute alternative nascono per assolvere a molteplici funzioni. Tuttavia, uno dei principali obiettivi è proprio quello di essere utili alle comunità in cui vi sono difficoltà di accesso al capitale finanziario e perciò si ricorre alla moneta complementare per regolamentare il comportamento di spesa dei membri della comunità.

Sardex: la moneta complementare sarda

Sardex è una moneta complementare nata in Sardegna e successivamente estesasi anche ad altre regioni italiane. Se ne parla molto nell’ultimo periodo poiché si prevede che presto potrebbe essere utilizzata da tutti i cittadini italiani.

Infatti, negli ultimi anni Sardex ha rafforzato la sua posizione. Nata nel 2009 come primo tentativo di introdurre una valuta virtuale nel nostro paese, Sardex si è trasformata in una realtà molto solida pronta ad effettuare un ulteriore salto di qualità.

La moneta complementare sarda nasce come camera di compensazione di debiti e crediti, che non prevede il tasso d’interesse e che non può tramutarsi in euro. Lo scopo di Sardex è la crescita degli scambi commerciali tra le imprese.

Il valore di scambio della moneta sarda è di 1 a 1 con l’euro. Questa moneta consente a professionisti e imprese di scambiare beni e servizi utilizzando crediti accumulati. Questi crediti vengono assegnati in base al valore dei beni e servizi offerti e possono essere spesi presso gli altri professionisti e le altre imprese che hanno aderito a Sardex.

Ne risulta una vera e propria community all’interno della quale si possono scambiare beni e servizi tramite Sardex e non euro. I risultati raggiunti negli ultimi anni sono notevoli: si pensi che solo lo scorso anno Sardex ha registrato una crescita di iscritti del 73% e transazioni complessive per 120 milioni di euro.

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