Avvocato usa ChatGPT in tribunale e il giudice lo richiama

Nell’ultimo periodo si discute sulla possibilità di impiegare l’intelligenza artificiale nelle professioni tradizionali per ottenere risultati ottimali in breve tempo.

Sebbene i vantaggi della tecnologia e del digitale siano innegabili, si pensi al Web Marketing e al Growth Hacking Marketing, è chiaro che è necessario un contributo prettamente umano per riuscire nelle sfide professionali.

Un aneddoto newyorkese fornisce un esempio proprio a questo proposito. Un avvocato di New York ha ricevuto diverse critiche per aver utilizzato ChatGPT per ricerche legali nell’ambito di una causa legale contro una compagnia aerea.

Avvocato usa ChatGPT in tribunale ma se ne pente

Un avvocato di uno studio legale di New York è stato assunto per intentare una causa per lesioni contro Avianca Airlines. Il cliente afferma di essere stato ferito da un carrello di servizio durante il suo volo con la compagnia aerea nel 2019.

Tuttavia, dopo che un giudice ha notato incongruenze ed errori fattuali nella documentazione del caso, in una dichiarazione giurata del 24 maggio l’avvocato ha ammesso di aver utilizzato ChatGPT per le sue ricerche legali.

L’avvocato afferma inoltre che questa era  la prima volta che utilizzava ChatGPT per ricerche legali e “non era a conoscenza della possibilità che il suo contenuto potesse essere falso”.

In una dichiarazione del tribunale del 5 aprile, il giudice che presiedeva il caso ha dichiarato:
“Sei dei casi presentati sembrano essere decisioni giudiziarie fasulle con citazioni fasulle e citazioni interne fasulle”. Il giudice ha inoltre affermato che alcuni casi a cui si fa riferimento nelle osservazioni non esistevano affatto.

L’avvocato ha affermato che si rammarica molto di aver utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per integrare la ricerca legale qui svolta e non lo farà mai in futuro senza una verifica assoluta della sua autenticità.

Questo aneddoto si inserisce in un periodo storico in cui si dibatte sulla possibilità di integrare ChatGPT e in generale l’intelligenza artificiale nella forza lavoro.

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