La raccolta di alghe è ferma per l’aumento delle temperature

In Italia l’aumento delle temperature sta diventando sempre più preoccupante. In genere il calore può essere fastidioso durante tranquilli eventi quotidiani (si pensi alla temperatura dei computer che aumenta), ma adesso le cose stanno diventando così problematiche da interrompere la raccolta di alghe nel nostro paese.

La scomparsa delle alghe

Con questa improvvisa ondata di calore, la laguna è in procinto di avere enormi mutamenti, con l’ambiente che si sta sempre di più modificando. Uno dei segnali che ha destato profonde preoccupazioni è la scomparsa delle alghe che, negli ultimi giorni, non sono più apparse. La raccolta delle alghe da parte dei pescatori è una delle più sfruttate in Italia, ma dato che la quantità sta diminuendo, si è deciso di interrompere il lavoro dei pescatori per evitare di peggiorare la situazione.

Il commento di Pierluigi Piro

Pierluigi Piro, il presidente della cooperativa dei pescatori, ha fatto delle dichiarazioni per spiegare le enormi preoccupazioni che stanno investendo lui ed i suoi colleghi in questo ultimo periodo:

“La Valonia Aegagrolipa comunemente detta palla è definita tecnicamente ‘infiammabile’, quindi quando la temperatura dell’acqua arriverà a 28 gradi le palle si sfalderanno con le conseguenze che tutti conosciamo. Le quantità che arrivano sulla sponda sono una minima parte di una massa che noi abbiamo segnalato alle istituzioni già da qualche mese, oltre alla chaetamorpha linum, altra alga che non si vede dalla sponda ma che sta crescendo anche a levante in modo importante. È la grande quantità che ci preoccupa. Non bisogna negare l’evidenza, nascondere la polvere sotto il tappeto non serve a nulla, bisogna affrontare il problema seriamente.”

L’interruzione della pesca è solo una soluzione temporanea, poiché questi casi problematici devono essere prevenuti in altri modi e la cosa è diventata un forte oggetto di dibattito per cercare di riuscire a trovare un punto d’incontro.

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