Auto a idrogeno: arriva la prima stazione a Roma

Le auto a idrogeno sono considerate una delle più importanti alternative per il futuro delle autovetture (qui la spiegazione del loro funzionamento), così anche l’Italia ha deciso di fare un importante passo in avanti, inaugurando la prima stazione apposita per le auto a idrogeno direttamente a Roma!

La prima stazione per le auto a idrogeno a Roma

Il progetto per la creazione del primo impianto a idrogeno nella città di Roma arriverà in via Ardeatina grazie a Q8: la casa di produzione si occupa già di carburanti tradizionali, ma è decisa ad espandere la produzione di nuovi impianti per fornire molte più alternative ai clienti (infatti si era già lanciata nella produzione di auto elettriche). Il progetto sarà sviluppato dal gruppo “MAIRE” ed è compreso nell’iniziativa UE IPCEI Hy2Use. Inoltre i finanziamenti vengono fatti con il sostegno del PNRR ed infatti il vicepremier Matteo Salvini, presente durante l’inaugurazione del progetto, si è espresso attraverso queste parole:

“Sono convinto che la neutralità tecnologica che comprende idrogeno, biomasse, biocarburanti sia fondamentale. Per un futuro nel nome dell’ecologia intelligente serve pensare a un giusto mix di di fonti di approvvigionamento energetico che punti alla neutralità tecnologica, tra cui l’idrogeno. Il nostro obiettivo è mettere a terra bene tutti i fondi del PNRR con buon senso e questo non significa solo elettrico.”

Quando sarà aperta la prima stazione per le auto a idrogeno a Roma

L’impianto per le auto a idrogeno sarà aperto all’inizio dell’anno 2026. Tale apertura non solo rispetta le scadenze che erano state previste dal PNRR, ma le anticipa anche. C’è molta fiducia che le persone si precipitino in massa ad acquistare i primi prodotti, anche perché, secondo le stime dell’azienda, basterà soltanto un chilo di idrogeno per percorrere 100 chilometri attraverso le normali automobili: si stima una quantità maggiore solamente per autovetture più grandi come gli autocarri (i quali infatti richiederebbero 8 chili ogni 100 chilometri).

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