L’Intelligenza Artificiale è il futuro secondo Google

L’Intelligenza Artificiale sta diventando sempre di più uno strumento molto utile per trovare nuovi sbocchi riguardanti le possibilità lavorative sui social. Secondo numerosi tecnici, se è possibile trovare un modo per guadagnare anche attraverso cose semplici come i sondaggi, allora l’algoritmo ha numerose possibilità che devono essere sfruttate. Proprio per questo recentemente Google ha ribadito l’intenzione di lavorare al massimo con l’Intelligenza Artificiale.

Google e l’Intelligenza Artificiale: le parole di James Manyika

James Manyika, vicepresidente della sezione “Technology and Society” fondata da Google, ha parlato, in una delle ultime conferenze dell’azienda, dell’importanza dell’Intelligenza Artificiale nel futuro della società, cercando anche di tranquillizzare tutti coloro che pensano che quest’ultima possa sostituire i lavori di altre persone. Il vicepresidente si è infatti espresso attraverso queste parole:

“Crediamo sia fondamentale avere un approccio responsabile all’intelligenza artificiale. Sviluppare AI in modo responsabile deve essere un lavoro collettivo, che coinvolge ricercatori, scienziati sociali, esperti, governi, creator, publisher, nonché le persone che ogni giorno la usano. L’intelligenza artificiale è una tecnologia emergente ancora in divenire. Bisogna essere consapevoli che l’intelligenza artificiale ha anche il potenziale di peggiorare alcune sfide sociali esistenti, come l’influenza di pregiudizi ingiusti, e di porne di nuove via via che diventa più avanzata e ne emergono nuovi usi. La compagnia quindi ha anche il dovere etico, morale e legale di garantire la sicurezza.”

Google e la ricerca dell’Intelligenza Artificiale

Secondo Google, il primo miglioramento che verrà fatto attraverso l’Intelligenza Artificiale sarà l’incremento della ricerca d’informazioni da parte degli utenti, la quale può essere molto più veloce ed efficace rispetto a quanto non lo sia ora. Infatti il miglioramento dell’Intelligenza Artificiale permetterà alle persone di fare domande molto più specifiche e complesse, senza che i dati richiesti siano considerati troppo specifici o troppo personali per essere trovati nell’algoritmo. Tuttavia, secondo l’azienda, tutto ciò è per il momento solamente la punta dell’iceberg rispetto al futuro che ci aspetta.

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