The Last Of Us: Steven Spielberg elogia il terzo episodio della serie tv

La serie televisiva ispirata al celebre videogioco The Last Of Us ha attirato l’attenzione e ottenuto gli elogi anche del registra Premio Oscar Steven Spielberg, che ha scritto una lettera di apprezzamento per il terzo episodio della prima stagione.

The Last Of Us è annoverato senza alcun dubbio tra i videogiochi stealth più apprezzati di sempre. E così la serie televisiva creata da HBO non poteva essere da meno. La prima stagione è stata presentata al pubblico nel mese di gennaio 2023 e da subito si è rivelata essere un successo.

Tra i nove episodi che compongono la stagione, uno dei più amati e che più ha fatto parlare è il terzo. Intitolato “Molto, molto tempo”, l’episodio racconta la commovente storia di Bill e Frank. Proprio questo episodio ha conquistato il favore del leggendario regista, che non ha potuto esimersi dallo scrivere una lettera agli sceneggiatori della serie tv per complimentarsi.

The Last Of Us: Steven Spielberg elogia il terzo episodio della serie tv

Steven Spielberg, il regista di Jurassic Park, E.T. e Schindler’s List, ha apprezzato la serie televisiva The Last Of Us, prodotta da HBO e ispirata all’omonimo videogioco stealth considerato tra i migliori mai creati.

Il regista, che ha segnato con il suo lavoro intere generazioni, ha scritto una lettera al co-ideatore e sceneggiatore Craig Mazin, dicendosi particolarmente colpito dal terzo episodio dell’adattamento televisivo di The Last Of Us.

L’episodio in questione è intitolato Molto, molto tempo (Long Long Time nella versione originale), e racconta la storia di Bill e Frank, interpretati da Nick Offerman e Murray Bartlett, il cui amore ha raccolto il favore e la commozione di moltissimi.

Il regista Peter Hoar ha detto a The Hollywood Reporter della lettera scritta dal regista e inviata a Mazin:

Non l’ho ricevuta personalmente, ma una vera lettera di Steven Spielberg è arrivata a Craig Mazin, lo sceneggiatore del mio episodio di The Last of Us, autore di tutte le puntate. L’ha mostrata a me, a Nick Offerman, Murray Bartlett e al direttore della fotografia Eben Bolter. Quello che è successo è che un intero gruppo di uomini di mezza età ha iniziato a strillare perché il loro idolo aveva capito chi fossero. Penso che conoscesse già tutti gli altri, ma non sapeva chi fossi io. E ora lo avrà probabilmente dimenticato.

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