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Categories: Tecnologia

Pioggia di furti account social, Polizia sommersa dalle denunce: cosa sta succedendo

Mentre le forze dell’ordine cercano di gestire le denunce, il dibattito sulla sicurezza online degli utenti si fa sempre più acceso.

Da quando i social network sono diventati una piattaforma piena di nostri preziosi dati, le forze dell’ordine si trovano ad affrontare un’impennata senza precedenti di denunce legate al furto di account sui social media. Questa crisi si sta profilando come una minaccia significativa non solo per la sicurezza degli utenti ma anche per le risorse governative. Ma cosa si nasconde dietro questo preoccupante aumento dei crimini digitali?

La polizia non riesce più a gestire il grande numero di furti di account social – vaulttech.it

La questione è salita alla ribalta negli ultimi giorni, dopo che ben quarantuno procuratori generali statali americani hanno unito le forze, indirizzando una lettera al team legale di Meta, l’entità che gestisce Facebook e Instagram. La loro preoccupazione centrale? Il numero di segnalazioni riguardanti il furto di account sta diventando allarmante in tutto il territorio degli Stati Uniti, richiedendo un’azione immediata decisa anche da parte di chi gestisce queste piattaforme.

La coalizione, guidata con determinazione dal procuratore generale di New York, Letitia James, evidenzia come questo aumento “drammatico e persistente” nelle denunce rappresenti prima di tutto uno spreco considerevole di risorse governative. Oltre a questo, c’è anche una più inquietante connessione con il mondo dei crimini finanziari.

La situazione peggiora: sempre più account social vengono rubati

Secondo quanto riportato, gli account rubati vengono utilizzati per effettuare addebiti fraudolenti su carte di credito salvate e per acquistare spazi pubblicitari su Facebook e Instagram, spesso violando le regole delle piattaforme e causando la sospensione permanente degli account delle vittime. In molti casi, le vittime sono piccoli imprenditori, che si trovano a pagare un prezzo altissimo.

Crescono in tutto il mondo le denunce per il furto di account social – vaulttech.it

Meta ha risposto affermando di investire pesantemente nelle proprie squadre di revisione e applicazione della legge e di disporre di strumenti di rilevamento specializzati per identificare le attività fraudolente. Le storie condivise da utenti frustrati e abbandonati a sé stessi dipingono però un quadro ben diverso, con molti che lamentano una mancanza di sostegno e risposta da parte della compagnia di fronte al furto di identità digitale.

L’ufficio del procuratore generale di New York ha registrato un incremento delle segnalazioni di dieci volte tra il 2019 e il 2023. Anche stati come la Pennsylvania, la North Carolina e il Vermont hanno segnalato aumenti esponenziali nelle denunce.

C’è inoltre un’interessante teoria connessa a queste vicende: anche se i procuratori non possono affermare con certezza una connessione diretta, non si può ignorare che l’escalation delle segnalazioni sia avvenuta in concomitanza con i licenziamenti di massa in Meta nel novembre 2022, che hanno interessato circa 11.000 dipendenti, il 13 percento del personale dell’azienda all’epoca.

Paolo Pontremolesi

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